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Orvieto Classico Superiore DOP

Ca’ Viti

 14,00 50,00

I migliori grappoli di Grechetto e Trebbiano meticolosamente selezionati tra gli appezzamenti più vocati e dalle piante più vecchie sono raccolti per ottenere l’orvieto classico superiore. Un vino che rivela freschezza, vivacità e mineralità in gioventù, con un carattere che si sprigiona negli anni fino a raggiungere la pura bellezza nelle vecchie annate.

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Note sul prodotto
Uvaggio
Grechetto 50% - Procanico 40% - Drupeggio, Verdello, Malvasia 10%
Annate
2014, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019, 2020
Zona di produzione
Bardano, Orvieto (Italia)
Altitudine
250 - 300 m. s.l.m.
Tipologia di terreno
Tufaceo - Argilloso
Vendemmia
Le uve sono raccolte a mano in piccole cassette nella seconda decade di settembre per il grechetto ed a fine settembre per le uve procanico, verdello, drupeggio e malvasia
Formati
750 ml, 1500 ml
Vinificazione
Ogni varietà viene vinificata separatamente. Dalla pressatura soffice si seleziona solo il mosto fiore e si fermenta con lieviti selezionati, in vasche di acciaio inox alla temperatura di 15°C. A fine dicembre si procede al blend.
Freschezza
Equilibrata acidità
Struttura
Di medio corpo, bilanciato da una buona acidità e sali minerali.
Persistenza
L’intensità gusto-olfattiva è molto persistente con un ritorno fruttato
Gradazione alcolica
13,5% vol.
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Andamento stagionale

La 2014 è stata una vendemmia non semplice  e con un notevole calo di produzione rispetto all’annata precedente. Le cause sono da ricondursi a tutto l’andamento stagionale sfavorevole e alle abbondanti precipitazioni  estive, che hanno creato  una situazione preoccupante dal punto di vista sanitario delle uve, tuttavia è un annata che ci piace ricordare per gli sforzi sostenuti ed i risultati raggiunti. Grazie ad un lavoro attento e certosino in vigna, al sole che è tornato a splendere nell’ultimo mese di settembre e ad una accurata selezione delle  uve, abbiamo portato in cantina uve sane e perfettamente mature. In questa annata prevalentemente nuvolosa e fredda il nostro Orvieto Classico Superiore è un vino raffinato, con un profilo sensoriale che si sposta verso una grande finezza caratterizzata da profumi terziari.

Note di degustazione

Luminosissimo, con colore scarico, solcato di riflessi verdi a rimarcarne gioventù e potenzialità. Suadente alla vista ed invitante verso la scoperta. Con il naso sopra il calice, Fiori di salvia, pera decana ben matura, pietre lacustri , frutta bianca essiccata.  In bocca risulta di una compostezza disarmante, lungo. Dopo la deglutizione la bocca ne rimane coinvolta con mucose fresche e vibranti anche dopo minuti dall’averne goduto. Tangibile un picco evolutivo ancor lontano da raggiungere.

Abbinamenti

Ben si abbina a frittata con rane e maggiorana, risotto con zucca e salsiccia, ravioli di ricotta e spinaci con burro e salvia, coniglio ripieno in tegame, bocconcini di pollo bardati di guanciale.

Andamento stagionale

L’andamento climatico è stato regolare  e tutte le fasi fenologiche (gemmazione, fioritura, allegagione e invaiatura) sono state perfette. Le uve hanno raggiunto precocemente un elevata concentrazione zuccherina e la vendemmia è iniziata a fine agosto con delle uve eccezionali sia dal punto di vista organolettico che sanitario. Il Cà Viti 2015 è un vino mascolino che interpreta perfettamente l’estate molto  calda, dominata da  temperature elevate nei mesi di luglio e agosto e con poca piovosità.

Note di degustazione

Il colore caldo come illuminato da un sole terso di mattina, rimane di grande compostezza, dorato e compatto. Al naso è ancora un rincorrersi di sensazione mature ed assolate, un tramonto su un’isola di sabbia nera e con un vulcano dormiente alle spalle. Fiori secchi di ginestre, sottobosco asciutto e scricchiolante. Composto anche nel senso fumé con graniti e marne chiare, lungo ed in chiusura diventa bonariamente prepotente spingendo armonicamente verso il fondo e verso l’alto. Nella persistenza il senso caldo e maturo che ha condotto il ventaglio olfattivo, si trasforma in una concretezza piacevolmente amaricante. La freschezza del sorso riesce a far capolino in un palcoscenico dominato dalle sapidità.

Abbinamenti

Il suo volume lo pone in una buona combinazione con un pesce in forno con ratatouille di verdure, carpa in porchetta, arista di maiale farcita ai carciofi, tagliatelle agli asparagi, quiche di zucca gialla e funghi.

Andamento stagionale

L’andamento stagionale  dell’annata 2016 è stato piuttosto regolare, anche se non sono mancati momenti di grande apprensione durante  tutto il corso dell’anno. Da un inverno mite e poco piovoso ad una primavera con piogge abbondanti e temperature di inizio estate al di sotto della media,  il clima  è stato clemente  con un’ottima estate. Le forti escursioni termiche a ridosso della vendemmia,  hanno portato ad una eccellente  maturazione delle uve , restituendo vini con profili aromatici elevati e con un’ottima acidità. Un’annata che, più di altre, ha esaltato l’eleganza  dell’Orvieto Classico.

Note di degustazione

Una luminosità straordinaria che pervade un colore diffuso in contrasto tra le note dorate dell’evoluzione e quelle fresche di gioventù. Oro e verde che si alternano e si pongono in dominanza di un calice che fa sgranare gli occhi. Leggeri richiami di ossidazione condiscono e completano sensi ammalianti di frutta gialla ben matura, frutta tropicale fino al mango essiccato, zenzero candito ed anche avocado spalmato su un pane acido da gustare con un formaggio morbido a buccia fiorita e salmone affumicato. Di lato bucce di pompelmo candite, arance fatte a fette, tratti di cespugli di ginepro e corbezzolo ad esaltare un bosco di lecci con foglie secche ed asciutte, mentre una leggera brezza porta l’immaginario su una nota affumicata di una carbonaia spenta in una radura in primavera. All’ingresso in bocca rimette in linea ogni immaginazione, austero e di grande carattere, sa muoversi con eleganza in ogni lato trasmettendo sensazioni nette e complesse. Ancora fruttato e piacevole, angoli sapientemente smussati dove un gioco continuo a prevaricare l’una sull’altra tra le acidità e la sapidità porta nettezza e pulizia sorprendente. Ancora di grande potenziale evolutivo, può raggiungere il suo picco nei prossimi cinque o sei anni in una progressione coinvolgente.

Abbinamenti

Grande significato in una degustazione che chiede preparazioni altrettanto importanti. Non di difficile combinazione con dei tagliolini al tartufo estivo, con agnello in fricassea, maialino al punto rosa con verdure glassate, rombo al forno con patate e rosmarino e spezzato di vitello al ginepro e chiodi di garofano.

Andamento stagionale

Il 2017  ha  messo a dura prova la vigna e il vignaiolo . Siccità, gelata primaverile e la costanza di temperature sempre al di sopra della media stagionale, specialmente nei mesi di luglio e di agosto sono stati nefasti in termini quantitativi. È stato infatti uno degli anni più siccitosi degli ultimi decenni e uno degli anni da ricordare per la  gelata tardiva del 24 maggio che ha compromesso notevolmente  la produzione.  Le  precipitazioni sono state davvero scarse, solo 196 mm di pioggia in tutto il corso dell’anno di cui 121mm caduti il primo settembre, una pioggia che ha dato sollievo ai nostri vigneti stremati dalla calura estiva e che è stata utile per far sì che il processo di maturazione delle uve potesse completarsi nel migliore dei modi . Di Fronte ad un’annata cosi difficile , il Cà Viti 2017 rivela piacevoli sorprese, un profilo aromatico intenso, più speziato, con caratteristiche varietali importanti.

Note di degustazione

Giallo che vira al dorato, maturo, caldo e composto al consistente movimento. In avvicinamento è ancora la maturità del frutto, chiari sensi di corteccia di betulle nell’ombra di un bosco in primavera, fresche erbe aromatiche, maggiorana e sabbie chiare. Al naso ancora fiori di ginestra caduti in terra, gelsomini rigogliosi e richiami all’uva passa. In bocca ha un impatto importante, di notevole volume dove compaiono le dolcezze spremute di frutta matura con buccia chiara scottata dal sole, il caldo richiamo ad una cucina di casa contadina con grappoli d’uva ad essiccare. In chiusura il dolceamaro delicato sfuma su un finale saporoso e salato.

Abbinamenti

Lo spessore del gusto pone questo vino in abbinamento adeguato con crostacei alla griglia ed olio crudo, pennette all’arrabbiata, ribollita toscana, pappa al pomodoro e zuppe di legumi.

Andamento stagionale

Il 2018 è iniziato con un mese di gennaio mite e poco piovoso, a partire da febbraio si sono registrare precipitazioni anche di molto superiori alla norma che hanno contribuito a riequilibrare le riserve idriche del terreno dopo la siccità dell’anno precedente. L’inizio di marzo è stato caratterizzato da aria gelida che ha portato ad un leggero ritardo del germogliamento. Aprile invece è risultato siccitoso e molto caldo registrando temperature più alte della media stagionale. I mesi di maggio e giugno sono stati abbastanza piovosi. Abbiamo avuto una buona estate con temperature estive nella norma e piogge sparse.  Il mese di settembre in particolare ha visto un susseguirsi di giornate soleggiate ma con una grande escursione termica fra giorno e notte, che ha consentito di portare ad una corretta e regolare  maturazione delle uve del nostro territorio. Una vendemmia che ci ha restituito un  Cà Viti complesso, morbido, avvolgente perfettamente armonico ed  equilibrato.

Note di degustazione

Sorprende la luce verde in un colore concentrato con riflessi dorati. Cattura e ripropone una luce intensa e composta. Nel calice è compatto e nel movimento si impossessa di ogni spazio diventandone padrone. Porta alla concentrazione l’avvicinamento al naso; dai luoghi di riposo di una cava di taglio del marmo, sono cesti di pesche nettarine, albicocche e fiori di zagara a rallegrare il pensiero di rosmarini striscianti e selvatici dove le foglie di salvia sono in attesa della pioggia. Il sorso è volumico, piacevole ed austero allo stesso tempo. Un morso composto da pezzi di banana tagliata poggiati su umide pietre di fiume, tutt’intorno alghe asciutte e profumate, bucce di arancia e pompelmo al sole hanno lasciato spazio alla fantasia di succosi agrumi conditi con sale ed olio. In chiusura la bocca è dinamica e le mucose ne rimangono coinvolte a lungo.

Abbinamenti

La sua forza giovane lo rende adatto alla combinazione con un risotto ai funghi porcini, ma affianca con dignità un pollo allo spiedo ed un tradizionale pranzo della domenica contadina con coniglio in porchetta.

Andamento stagionale

La vendemmia 2019 è caratterizzata da un’elevata qualità delle uve ma da una scarsa produzione da imputare alle sfavorevoli condizioni climatiche. Le temperature miti e le scarse precipitazioni della stagione invernale hanno favorito un precoce risveglio vegetativo della vite rispetto all’anno precedente. Tuttavia nei mesi di aprile e maggio,  le temperature al di sotto della media stagionale e la forte piovosità  hanno determinato un ritardo della fioritura , hanno bloccato lo sviluppo dei grappoli e fatto concentrare le piante sulla parte vegetativa. Anche l’allegagione non è stata del tutto regolare, causando la formazione di grappoli spargoli. Con l’innalzamento delle temperature nei mesi di giugno e luglio e grazie al ripristino delle riserve idriche, lo sviluppo vegetativo è risultato vigoroso. L’abbassamento delle temperature giornaliere di settembre hanno favorito un’intensa sintesi aromatica e scarso consumo di acido Malico, condizioni che hanno permesso di ottenere vini dai sentori fragranti e delicati.

Note di degustazione

Diffuso il colore che spinge fino al bordo ricordando i colori di un campo di grano appena falciato sotto il sole di luglio. Timido al naso fa crescere la curiosità su lievi note di lavanda, fiori di sambuco, pera kaiser e chiusura di una gialla mela matura. All’avvicinamento in bocca la coerenza è sottolineata da un senso olfattivo di gesso bagnato. Per nulla corpulento e prepotente, esprime il suo carattere gustativo attraverso una eleganza sottile e delicata. Finale di bocca in progressione, delicato ed in un equilibrio giocato sui sensi di frutta bianca matura, polveri di calciti, erbe aromatiche e pepi bianchi.

Abbinamenti

Come in un abito di seta, l’abbinamento richiede eleganza ed un sorriso nasce con un crudo di seppia ed orata, una insalata di granchio, filetto di dentice in olio-cottura ed una ottima realizzazione di sushi.

Andamento stagionale

L’annata 2020 è da considerarsi un’annata storica sotto tutti gli aspetti. Il clima è stato clemente durante tutto il corso dell’anno,  assicurando  forza e salute alle viti, dal germoglia mento alla raccolta. La stagione è stata caratterizzata da piogge autunnali abbondanti, cui hanno fatto seguito un inverno e una primavera con temperature  sopra la media. Ciò ha favorito un sorprendente equilibrio vegeto produttivo. Durante la stagione estiva abbiamo avuto un caldo moderato e un apporto idrico adeguato grazie alle piogge di Agosto. Le escursioni termiche tra il giorno e la notte, hanno  favorito una lenta ma graduale maturazione delle uve, che  sono arrivate al momento della vendemmia, perfettamente mature.

Note di degustazione

Nel calice la luce del tendone di un circo festoso, riflettori che puntano sui fiori gialli di campo e sulla paglia arsa dal sole di mezza estate. Una giovane danzatrice classica irradia di una luce propria che presenta la sua attualità proiettando il pensiero a ciò che sarà. Nitidi riflessi paglierini che sfumano sul bordo di un tutù chiaro. Una bella maturità olfattiva conduce i sensi di frutta gialla matura, ginestre che contornano una macchia mediterranea con piante di nespole a sovrastare un terreno chiaro e roccioso. Subito morbido ed appagante in bocca, l’eleganza della cipria viene raffinata da una acidità che arriva in un momento immediatamente successivo a pulire il sorso che chiude con una lieve astringenza a marcare il posto che gli appartiene. Buccia d’arancia, limone e zucchero filato sono i sensi che si respirano invitando al sorso successivo.

Abbinamenti

Facile il gioco di abbinamento con un fritto di verdure all’italiana, con la cremosità di un riso ai frutti di mare fino alle scaloppine di carni bianche e galantine di pollo.

Awards

Premio Qualità Prezzo

Gambero Rosso Berebene 2021 –  Ca’ Viti 2019

Premio Qualità Prezzo

Gambero Rosso Berebene 2020 –  Ca’ Viti 2018

Premio Qualità Prezzo

Gambero Rosso Berebene 2017  – Ca’ Viti 2015

Top Wine e Vino Quotidiano

Guida Slowine 2021 – Ca’ Viti 2019

Premio 3 est

“Est! Est! Est! “La Tuscia del vino” Guida enogastronomica di Carlo Zucchetti 2017/2018.

Premio vino quotidiano

Guida Slow Wine 2020 – Ca’ Viti 2018

Premio vino quotidiano

Guida Slow Wine 2016 – Ca’ Viti 2014

Premio vino quotidiano

Guida Slow Wine 2017 – Ca’ Viti 2015

Premio vino quotidiano

Guida Slow Wine 2018 – Ca’ Viti 2016

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