Sabato 14 e domenica 15 ottobre 2023, in occasione dell’appuntamento con le Giornate FAI d'Autunno, abbiamo aperto le porte delle nostre cantine. Non tutti sanno che l’azienda agricola Cantine Neri ha sede nella splendida Magione di Bardano, già casa precettoriale dei Templari e per questo inclusa nei luoghi del cuore del Fai, luoghi speciali da conoscere, proteggere e valorizzare, insieme al Donjon e alle chiese di Santa Marie delle Grazie e Santa Maria del Piano.
La storia di Orvieto e dei Templari
La storia ci racconta che Orvieto fu una tra le città più importanti per i Templari. Nella vicina frazione di Bardano avevano i loro possedimenti, tra terre coltivate e chiese. In città, nel centro di Orvieto, nell'attuale via Loggia dei Mercanti si trovava il loro centro amministrativo.
Oggi, purtroppo, molte chiese e case-forti dei Templari nel territorio dell'Orvietano sono in stato di abbandono, ma conservano ancora il fascino e la bellezza di quello che fu un ordine che prosperò per due secoli e che ancora oggi suscita leggende e misteri.
I templari erano dei monaci guerrieri che si affermarono all’inizio del dodicesimo secolo. Questo avvenne in seguito alla prima crociata durante la quale i cristiani conquistarono una parte della Palestina nella Terra Santa ai danni dei musulmani. Poiché molti pellegrini cominciarono ad affluire in questi luoghi sacri in numero sempre maggiore, si rese necessario che qualcuno li proteggesse da possibili attacchi musulmani. Perciò, alcuni cavalieri ebbero l'idea di creare un nuovo ordine che fosse sia cavalleresco sia religioso contemporaneamente. Questi cavalieri facevano voto di castità, povertà e ubbidienza, come tutti i monaci, ma s’impegnavano anche a proteggere i pellegrini e a combattere contro eventuali nemici.
I templari avevano grandi possedimenti a Bardano, c’era una precettoria, tra le più importanti nell’Italia centrale. Possedevano tutta la collina di Bardano, molto vicina a orvieto, terreni nella pianura che si estendevano fino al fiume Paglia. In città a Orvieto, avevano in possesso numerosi edifici e due chiese. Lungo la via Loggia dei Mercanti presiedevano la banca e gestivano l’amministrazione dei loro beni, i templari erano diventati molto ricchi perché chi entrava nell’ordine, doveva consegnare tutto ciò che possedeva.
I luoghi FAI a Bardano
A Bardano, oggi sotto la protezione del FAI, rimangono ancora molte tracce dei templari. Troviamo la chiesa della Madonna delle Grazie, risalente al XII secolo, con cappella ottagonale e un campanile sulla facciata che crea una sorta di nartece. La casa fortezza, che sorge su uno sperone roccioso e da cui si gode una vista panoramica sulla vallata, era la residenza dei templari, comprendente l’appartamento del precettore, il capo dell’intera precettoria di Orvieto. Purtroppo oggi versa in grave stato di abbandono. Questa costruzione fu originariamente edificata per sorvegliare alcune vie di pellegrinaggio, poiché qui attraversava la via romea germanica che si dirigeva verso Roma.
I Templari fecero sorgere altre due chiese. Una situata sulla collina, intitolata ai santi San Pietro e Paolo. Poi, più giù nella pianura, si trovava un'altra chiesa templare, che oggi versa in uno stato di deplorevole abbandono. Questa chiesa era originariamente conosciuta come Santa Maria della Valle, ma in seguito divenne nota come San Marco dei Templari.
Dopo circa due secoli di grande prosperità, i musulmani riconquistarono tutti i territori e i cristiani dovettero abbandonarli. I Templari si ritirarono prima a Cipro. Poi, il re di Francia s’interessò alle immense ricchezze dell'ordine e decise di sequestrarle. In questo scopo, esercitò pressioni sul papa, che era francese e risiedeva ad Avignone. I Templari furono accusati di eresia, idolatria e sodomia, e il Papa avviò un processo contro di loro. Alla fine, in Francia, l’ultimo gran maestro dell'ordine dei Templari, fu bruciato sul rogo su ordine del Re di Francia. La leggenda narra che prima dell'esecuzione Jacques de Molay abbia maledetto la stirpe di Filippo IV e inveito contro Papa Clemente V. I beni dell'ordine furono in gran parte assegnati dall'autorità del Papa agli Ospitalieri di San Giovanni, anche se il re di Francia riuscì a impossessarsi di una parte considerevole di essi. Così, agli inizi del 1300, si finì l'epoca dei Templari.
